Diagnostica per immagini
Radiologia del Torace
Cefalù, Petralia, Castelbuono, Gangi, Campofelice di Roccella
La radiografia del torace è l’indagine radiologica di più frequente esecuzione nella pratica clinica.
Cos'è la radiologia del torace?
La radiografia del torace è la radiografia che più di ogni altra rappresenta la storia e l’essenza della radiologia, è quasi un simbolo affettivo per ogni radiologo. Pur appartenendo alla storia della radiologia, mantiene inalterata la sua efficacia e la sua validità in determinati campi di applicazione. A tutt’oggi, prima di eseguire qualsiasi intervento chirurgico il protocollo prevede l’esecuzione di una lastra del torace, cosiddetta preoperatoria.
La storia della medicina si è da sempre intrecciata con la storia della radiografia del polmone, partendo dalla vecchia vecchia schermografia del torace che tanta importanza ha avuto nel dopoguerra nella diagnosi e nella prevenzione della tubercolosi polmonare.
Nella radiologia pionieristica la radiografia del torace era definita la tomba del radiologo, proprio per la complessità della interpretazione dell’esame stesso che se ben eseguito e ben interpretato da un radiologo esperto, era nella sua semplicità in grado di dare notevoli informazioni cliniche su apparati ed organi fondamentali per il funzionamento del corpo umano.
Come funziona la radiologia del torace?
Essa si basa sull’utilizzo dei raggi X che sono radiazioni ionizzanti e permette di visualizzare le strutture del torace:
- il polmone;
- il cuore e i vasi sanguigni del mediastino;
- alcune strutture scheletriche come le coste e le vertebre di un tratto di colonna vertebrale.
Dallo sviluppo di questa procedura, che prima era analogica, e che ora è diventata digitale, emerge come dalla nebbia un’immagine. In essa si distinguono nettamente tre strutture poiché hanno tutte una diversa densità:
- LA COMPONENTE OSSEA, costituita dalla colonna vertebrale dorsale e dalle coste
- LA COMPONENTE PARENCHIMALE, rappresentata da cuore e dai grossi vasi mediastinici (aorta, vena cava, etc)
- LA COMPONENTE DEL PARENCHIMA POLMONARE, che e la meno densa e quindi più radiotrasparente, che è la componente di bronchi e polmoni ripiena di aria e quindi quasi nera alla visione del radiologo.
La correlazione dei rapporti e dei differenti toni di grigio che si manifestano consentono al clinico di ricavare informazioni essenziali per potere formulare una diagnosi.
La radiografia del torace è un’indagine di rapida esecuzione, non invasiva. Sottopone il paziente a una dose molto bassa di radiazioni. È eseguibile praticamente in ogni paziente e in ogni condizione clinica.
Negli anni vi è stata una continua evoluzione nella tecnica di esecuzione dell’esame. Attualmente la radiografia del torace viene eseguita con tecnologia digitale che consente di ottenere immagini radiografiche di elevata qualità diagnostica.
Perché si fa?
Numerose sono le indicazioni per eseguire una radiografia del torace. Essa è generalmente richiesta per lo studio del polmone, del cuore e delle strutture vascolari del mediastino. Le condizioni cliniche che più frequentemente giustificano l’esecuzione di una radiografia del torace sono:
- un trauma;
- la presenza di tosse persistente;
- un dolore toracico;
- la febbre;
- difficoltà respiratorie;
- una patologia cardiaca nota o sospetta;
- patologie sistemiche o neoplastiche;
- il controllo di un paziente durante o dopo una terapia;
- il monitoraggio di un paziente in condizioni critiche;
- il controllo del posizionamento di vari dispositivi medici come cateteri venosi centrali, drenaggi, pacemaker;
- in previsione di un intervento chirurgico.
Serve a valutare nel suo complesso lo stato dei bronchi e dei polmoni, per esempio è facile diagnosticare e quindi differenziare una broncopolmonite da una più semplice bronchite; si vede bene un enfisema polmonare, ma anche una pleurite. Ma si studia bene pure la morfologia del cuore e dei grossi vasi che da importanti informazioni al clinico sullo stato dell’apparato cardiovascolare.
E infine è molto utile a visualizzare lo scheletro costale in caso di traumi aperti o chiusi del torace, con la visualizzazione di una frattura di una costa, o di malformazioni dell’apparato scheletrico.
Naturalmente ormai la notevole evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha ridotto l’impiego clinico dell’esame radiologico del torace, ma i bassi costi, la facile esecuzione e l’immediata possibilità di interpretazione fanno si che a tutt’oggi come esame di prima istanza sia sempre un cardine della diagnostica.
Come prepararsi prima dell'esame?
La radiografia del torace non richiede alcuna preparazione specifica. Per eseguire l’esame è necessario che il paziente si tolga parte degli indumenti indossati ed eventuali oggetti metallici presenti nella regione toracica.
Il paziente dovrebbe inoltre informare il medico della presenza di nei o corpi estranei nell’area corporea in studio per evitare che creino problemi nell’interpretazione delle immagini. Le donne in età fertile devono essere in grado di escludere con certezza la presenza di una gravidanza.
Le radiazioni ionizzanti infatti possono essere dannose per il feto. In caso di gravidanza, l’indagine viene eseguita solo se assolutamente necessaria e non sostituibile con altre metodiche.
I pazienti che abbiano già eseguito in precedenza esami radiografici del torace devono ricordarsi di portarli a tutti i controlli successivi poiché spesso è utile effettuare un confronto con i radiogrammi precedenti; questo evita infatti di dover portare nei giorni successivi i controlli dimenticati o di dover eseguire ulteriori indagini.
Che succede durante l'esame?
L’apparecchio usato per eseguire una radiografia del torace è formato dal tubo a raggi X e dalla cassetta radiografica. I raggi X prodotti dal tubo radiogeno attraversano il paziente venendo in parte attenuati ed in parte completamente assorbiti in base alla costituzione della struttura corporea attraversata.
L’osso assorbe la maggior parte delle radiazioni e nelle immagini radiografiche appare bianco, mentre l’aria lascia passare i raggi X ed appare nera. La radiografia del torace viene eseguita, se possibile, in posizione eretta. Generalmente vengono effettuate 2 proiezioni: una frontale e una laterale.
Per eseguire la proiezione frontale, detta proiezione PA (postero-anteriore), il paziente viene appoggiato con la parete toracica anteriore alla cassetta radiografica, le mani vengono posizionate sui fianchi e le braccia spostate in avanti per evitare che l’immagine delle scapole si sovrapponga a quella del parenchima polmonare.
La proiezione laterale (LL) viene eseguita facendo appoggiare al paziente il fianco alla cassetta e sollevando le braccia. Subito prima di acquisire l’immagine al paziente viene chiesto di compiere una inspirazione profonda e poi di mantenere l’apnea per alcuni secondi.
In determinate circostanze può essere necessario acquisire ulteriori radiogrammi utilizzando proiezioni particolari. Qualora il paziente non sia in grado di mantenere la posizione eretta la radiografia del torace viene eseguita a paziente supino.
Utilizzando attrezzature particolari è possibile eseguire anche radiografie del torace al letto del paziente qualora il malato non possa essere trasportato in Radiologia.
E dopo l'esame?
Una volta eseguito l’esame il paziente attende in sala di attesa che il radiologo valuti la qualità delle immagini e l’eventuale necessità di eseguire ulteriori proiezioni.
Spesso è utile porre al paziente alcune domande in modo da avere informazioni riguardanti la sua storia clinica ed il motivo dell’esame.
Dove e quando si ritira l’esame
Generalmente l’esame viene consegnato direttamente al paziente dopo la refertazione del medico.
Da oggi è possibile prenotare l’esame online collegandosi al sito dello studio.
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