Diagnostica per immagini

Densitometria Ossea ad Ultrasuoni (PALERMO)

Cefalù, Petralia, Castelbuono, Gangi, Campofelice di Roccella

L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da alterazioni qualitative scheletriche (macro e micro architettura, proprietà materiali, geometria, micro danni) tali da provocare un aumento della fragilità ossea e del rischio di frattura.

densitometria ossea
Cos'è la densitometria ossea?

La densitometria ossea,  è una metodica diagnostica che consente di valutare l’osteoporosi del Paziente, sia in termini di qualità che di quantità.
La massa ossea in termini di densità̀ scheletrica (BMD) può̀ essere valutata con varie tecniche genericamente definibili come densitometria ossea (o mineralometria ossea computerizzata, MOC). L’indagine densitometrica consente oggi di misurare, in modo abbastanza accurato e preciso, la massa ossea e rimane il miglior predittore del rischio di fratture osteoporotiche.
La refertazione densitometrica (71-73) di osteoporosi si basa sul confronto fra il valore di BMD del soggetto esaminato, espresso in deviazioni standard (DS), ed il valore medio di BMD di giovani adulte sane (picco di massa ossea) (T-score). Il valore di BMD può anche essere espresso in raffronto al valore medio di soggetti di pari età e sesso (Z-score). Va ricordato che per l’OMS la soglia per diagnosticare la presenza di osteoporosi (T-score <-2.5 DS) è applicabile, oggi, soltanto ai valori densitometrici ottenuti con tecnica DXA.
I criteri dell’OMS per la diagnosi di osteoporosi non sono applicabili a donne prima della menopausa né ad uomini prima dei 50 anni

Tecniche di valutazione della densità ossea

La DXA è attualmente la tecnica di elezione per la valutazione della massa ossea, consentendo la diagnosi di osteoporosi, la predizione del rischio di frattura ed il monitoraggio. È una tecnica assorbimetrica a raggi X a doppia energia che consente di valutare, virtualmente per ogni segmento scheletrico, il contenuto minerale osseo (bone mineral content: BMC, g/cm di seg- mento osseo) proiettato su di una superficie ottenendo un parametro denominato BMD (g/cm2 di segmento osseo). La BMD è correlata con il rischio di frattura: per ogni riduzione di una DS di BMD (circa il 10%) il rischio di frattura in ogni sito aumenta di 1,5-3 volte. In generale la misura di un sito stima più accuratamente il rischio di frattura per quel sito (Tabella XI). Considerando che le fratture da osteoporosi clinicamente più rilevanti avvengono a livello vertebrale e femorale, i siti più frequentemente misurati sono la colonna lombare ed il femore prossimale. L’accuratezza del risultato densitometrico è diminuita dalla possibile presenza di condizioni interferenti che devono essere considerate da chi referta o esegue la misurazione. Ad esempio, una vertebra fratturata o con addensamenti focali post-artrosici va esclusa dall’analisi densitometrica; per la refertazione almeno due vertebre lombari devono comunque essere valutabili. La valutazione densitometrica lombare è spesso poco accurata dopo i 65 anni per l’interferenza di manifestazioni artrosiche, calcificazioni extra-scheletriche o fratture vertebrali. Per queste ragioni la valutazione densitometrica femorale può essere preferibile dopo questa età̀.

Cos'è la metodica ad ultrasuoni (REMS)

La metodica REMS è stata sviluppata recentemente e permette di quantificare la BMD tramite l’analisi con ultrasuoni della corticale ossea a livello femorale e a livello lombare. Recenti studi (Adami, 2020d; Di Paola, 2019) hanno mostrato che la REMS ha valori di specificità e sensibilità nella diagnosi di osteoporosi comparabili alla DXA. Il vantaggio della metodica REMS risiede nell’assenza di radiazioni e nella praticabilità legata alle dimensioni contenute della strumentazione.
La metodica REMS, metodica innovativa basato su un brevetto tutto italiano del CNR è una metodica innovativa che sta sollevando grandi aspettative.
È già stata approvata dalla FDA americana, ed inserita nelle linee guida delle fratture di fragilità, testimonianza che il mondo scientifico ed accademico ha accolto con favore i promettenti risultati della nuova metodica. Noi dello studio di radiologia abbiamo colto al volo l’opportunità fornita dalla nuova metodica e l’abbiamo immediatamente inserita nelle nuove tecnologie che stiamo utilizzando, affiancandola al moment alla più consolidata DXA di cui peraltro abbiamo esperienza più che trentennale. Quindi siamo uno dei pochi centri che si occupa di osteoporosi a praticare entrambe le metodiche, con grande apprezzamento dei nostri pazienti.

Relazione tra densitometria e osteoporosi

L’osteoporosi si caratterizza per la riduzione del contenuto minerale delle ossa e per il deterioramento della microstruttura che le caratterizza.

La diagnosi dell’osteoporosi è importante perché la sua frattura aumenta il rischio di frattura soprattutto nella popolazione anziana.

Si tratta di un esame indolore, non invasivo e di breve durata, che non necessita alcun tipo di preparazione particolare.

La densitometria ossea si sesegue di norma sulla colonna vertebrale lombare e sull’anca.

E’ un esame irrinunciabile per la diagnosi strumentale dell’Osteoporosi e delle Osteopenie.

Un utilizzo altrettanto importante della densitometria ossea è il monitoraggio delll’evoluzione della malattia e i risultati delle terapie.

Si ricorre alla MOC anche per valutare i distretti a maggior rischio di frattura e, in generale, nei casi in cui sia necessaria la valutazione dello stato di salute delle ossa.

In particolare l’esame è in grado di individuare la concentrazione del calcio, che conferisce all’osso le sue fondamentali proprietà di durezza, rigidità e resistenza.

La metodica di riferimento è la Densitometria ossea con tecnica di assorbimento a raggi x (DEXA), considerata il Gold Standard per la diagnosi di  osteoporosi.

Che succede durante l'esame?

Il Paziente, restando vestito ma libero da gioielli e ogni oggetto metallico, viene invitato a sdraiarsi su un lettino sopra il quale è posto il braccio mobile del macchinario. 

Scorrendo dalla testa ai piedi corpo (o sul segmento del corpo oggetto dell’indagine), grazie all’emissione di raggi X a bassa intensità, il densitometro, esegue le opportune scansioni e rilevazioni, e completa l’esame in pochi minuti senza mai entrare in contatto diretto con il corpo.

Una volta finito, il Paziente può tornare a casa senza alcun tipo di indicazione e riprendere le sue normali attività.

Nonostante le bassissime emissioni, la MOC è comunque sconsigliata in gravidanza; nessun particolare problema invece per i bambini.

Dove e quando si ritira l’esame

Generalmente l’esame viene consegnato direttamente al paziente dopo la refertazione del medico.
Da oggi è possibile prenotare l’esame online collegandosi al sito dello studio.

Testimonials

Scopri cosa dicono di noi.

Letizia CoppolaLetizia Coppola
04:57 12 Dec 22
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CarmenCarmen
09:52 30 Oct 22
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