Diagnostica per immagini
Mammografia Bilaterale
Cefalù, Petralia, Castelbuono, Gangi, Campofelice di Roccella
La Mammografia bilaterale è l’esame fondamentale nella diagnostica della mammella. È un esame radiologico che si avvale dei raggi x a basso dosaggio grazie alle moderne tecnologie.
Quando fare una mammografia?
Di Norma si esegue nelle donne dai 40 anni in su, dal terzo al 13 giorno dall’inizio del ciclo mestruale.
Nelle donne in menopausa si esegue in qualsiasi momento.
La mammografia può essere clinica e di screening.
Cos'è la mammografia clinica bilaterale?
La mammografia è l’esame radiografico che studia la mammella nella donna adulta sopra i 40 anni.
Essa si esegue con un apparecchio radiologico dedicato, con l’acquisizione di immagini almeno 4, due per ogni seno, dopo una opprtuna compressione che consente una migliore visualizzazione delle strutture parenchimali. La mammografia puo essere clinica, quando valuta un seno con una patologia gia individuata o sospettata, per esempio in seguito alla palpazione di un nodulo, o ad una secrezione dal capezzolo o ad altri segni clinici quali la retrazione del capezzolo o il fenomeno della buccia d’arancia, questi due ultimi segni sono altamente suggestivi di malignità. Con la mammografia si individuano facilmente le microcalcificazioni che possono essere indice di una sottostante neoplasia, oppure i noduli, in questo caso può essere utile l’integrazione con l’ecografia per capire se sono solidi (fibroadenomi etc,) oppure liquidi cisti.
Consente di individuare la presenza di noduli; i quali in base alle caratteristiche mammografiche possono essere benigni o maligni e quindi suggerire un percorso diagnostico idoneo.
In caso della presenza di un nodulo mammario si continua l’iter diagnostico con l’esecuzione dell’ecografia mammaria che consente di aggiungere ulteriori informazioni utili ai fini della diagnosi.
Ma consente di individuare le microcalcificazioni, spesso indice di patologia maligna, che essendo clinicamente silenti sono invece facilmente individuabili all’esame mammografico che quindi consente una diagnosi precoce.
Oggi l’evoluzione tecnologica ha messo a disposizione una nuova metodica diagnostica che utilizziamo quando la mammografia da sola o in associazione con l’ecografia non è in condizione di fare una diagnosi soddisfacente: questa è la mammografia con tomosintesi.
Cos'è lo screening mammario?
La caratteristica della mammografia di screening e che il soggetto viene convocato direttamente dall’ente che si occupa dello screening.
Perché è spesso consigliato di fare anche l'ecografia?
Cosa succede durante l'esame?
Come detto sopra le mammelle opportunamente stirate vengono adagiate sul piano della pellicola dove verrà compressa da un compressore automatico che regola automaticamente la forza di compressione; a questo punto e possibile acquisire le immagini. La figura deputata all’esecuzione della mammografia è il tecnico di radiologia o il medico radiologo.
L’esame non è doloroso, a seconda della sensibilità del soggetto si può sentire il fastidio della compressione, che peraltro dura pochi secondi.
Cosa ti chiederemo al primo appuntamento?
Per la mammografia è ancora più importante rispetto agli altri esami l’esibizione di tutti i precedenti controlli senologici, sia mammografici che ecografici o di RMN.
Non dimenticare di portare analisi e referti di visite precendenti.
Dove e quando si ritira l’esame
Generalmente l’esame viene consegnato direttamente al paziente dopo la refertazione del medico.
Da oggi è possibile prenotare l’esame online collegandosi al sito dello studio.
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